Area Confindustria

CONFINDUSTRIA è il nostro punto di riferimento principale e di rappresentanza industriale nei confronti del Governo Italiano.

Dalla Confederazione riceviamo quasi quotidianamente molte informazioni che riguardano le disposizioni governative relative all'emergenza in atto, decreti legge e in generale tutto ciò che riguarda e regola i rapporti tra il mondo industriale e le istituzioni; proponiamo in quest'area tutta la documentazione che riceviamo e che riteniamo debba essere sottoposta alla vostra attenzione.

31 maggio 2023 - RAPPORTO INGENIUM 2023

Confindustria ha di recente presentato il rapporto Ingenium 2023 che analizza l'attuale andamento dell'export italiano di beni strumentali nel panorama internazionale. Lo studio prende in considerazione gli aspetti più distintivi che caratterizzano la produzione italiana. Si parla quindi di automazione, creatività e tecnologia, senza tralasciare le analisi più economiche quali il posizionamento sul mercato internazionale, la digitalizzazione e la sostenibilità, strumenti oramai riconosciuti come fondamentali per affrontare le future sfide.

Consulta il rapporto Ingenium

27 marzo 2023 - Il Centro Studi Confindustria ha di recente pubblicato il rapporto economico relativo alle previsioni per il 2023. I temi di analisi riguardano l'andamento del PIL e le sue componenti, l'occupazione, la retribuzione e i prezzi, lo scenario della finanza pubblica, analisi del credito alle imprese, lo scenario internazionale.

Vai al rapporto di previsione utilizzando questo LINK

 

Scarica il Rapporto di previsione Confindustria sull'industria italiana - Ottobre 2022

3 gennaio 2022 - DDL BILANCIO 2022: NOTA DI AGGIORNAMENTO
In data 23 dicembre il Senato ha approvato in prima lettura il Disegno di legge di bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024 (di seguito anche DDL o DDL bilancio). Ora il testo passa all’esame della Camera, che dovrà approvarlo in via definitiva entro fine anno e che, visti i tempi dell’iter, non apporterà ulteriori modifiche al testo.

Scarica la nota di aggiornamento sul DDL Bilancio 2022

3 gennaio 2022 - DECRETO LEGGE - RECOVERY: NOTA DI AGGIORNAMENTO
Il 23 dicembre è stata approvata la legge di conversione del DL 6 novembre 2021, n. 152, recante disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose, c.d. Decreto Recovery (di seguito anche: DL)

Scarica la nota di aggiornamento

2 gennaio - CUMULABILITA' MISURE PNRR - CIRCOLARE DELLA RAGIONERIA DELLO STATO
La Ragioneria Generale dello Stato ha diramato, lo scorso 31 dicembre, la circolare di cui all'oggetto per chiarire i profili di cumulo delle misure agevolative adottate nell’ambito del PNRR. Il documento, facendo seguito a nostre sollecitazioni e in linea con la tesi sostenuta da Confindustria, chiarisce che il cosiddetto divieto di doppio finanziamento non è da intendersi come divieto di cumulo di diverse misure agevolative; il predetto principio preclude, invece, che il costo di un intervento possa essere rimborsato due volte a valere su fonti di finanziamento pubbliche anche di diversa natura. 

Scarica la circolare relativa alla Cumulabilità misure PNRR

 

30 luglio 2021 - DL N. 105/2021: NOTA DI COMMENTO DI CONFINDUSTRIA
La nota è relativa alle ulteriori misure urgenti per fronteggiare la pandemia e per l’esercizio in sicurezza di determinate attività economiche. 

Scarica la nota di commento di Confindustria

8 luglio 2021 - CREDITO D'IMPOSTA R&S - CRITICITA' E SOLUZIONI: NOTA DI CONFINDUSTRIA

CONFINDUSTRIA prosegue il monitoraggio dell’utilizzo del Credito d’Imposta in R&S allo scopo di individuare e risolvere le criticità.

A tal fine, anche a seguito delle sollecitazioni provenienti dalle aziende consociate, è stata elaborata una nota che, partendo dall’analisi della disciplina e delle sue evoluzioni, riepiloga le considerazioni di Confindustria sui profili sanzionatori del Credito di Imposta Ricerca, Sviluppo e Innovazione. 

Si tratta di un documento che è stato sottoposto anche all’Agenzia delle Entrate, al fine di individuare una soluzione interpretativa condivisa.

Scarica le considerazioni di Confindustria sulò quadro sanzionatorio del credito R&S

3 maggio 2021 - ORDINANZA SUGLI INGRESSI DA INDIA, BANGLADESH E SRI-LANKA

E' stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, l’ordinanza del Ministro della salute, datata 29 aprile 2021, relativa a quanto segue:

  • proroga al 15 maggio p.v., le disposizioni dell’ordinanza del Ministro della salute 2 aprile 2021, relativa agli ingressi in Italia dagli Stati di cui all'elenco C dell'allegato 20 del DPCM 2 marzo 2021 e quelle dell’ordinanza del Ministro della salute 16 aprile 2021 che, tra l’altro, ha fissato a 10 giorni la durata della quarantena e disciplinato gli ingressi dal Brasile;
  • aggiorna le regole per gli ingressi in Italia da India e Bangladesh, estendendole anche agli ingressi dallo Sri Lanka
    Vai all'ordinanza pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale
    Scarica la nota di Confindustria


30 aprile 2021 - OSSERVAZIONI SUL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA (PNRR) TRASMESSO AL PARLAMENTO

Cliccando QUI è possibile scaricare il documento di commento, predisposto da Confindustria, al piano del Governo in materia di rinascita economica del Paese.

27 aprile 2021 - PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE IL DL N. 52/2021
Il DL fa seguito alla nuova proroga dello stato di emergenza al 31 luglio 2021 e detta una serie di misure volte alla progressiva riapertura delle attività economiche sospese, nonché alla rimozione dei limiti agli spostamenti infra-regionali. Inoltre, estende al 31 luglio la durata di alcuni termini correlati allo stato di emergenza epidemiologica (es. smart working semplificato) e istituisce i c.d. Certificati verdi COVID-19.
A seguire Nota illustrativa delle principali misure di interesse per le imprese.
Scarica la Nota illustrativa aggiornata

8 aprile 2021 - PROTOCOLLO DI VACCINAZIONE SUI LUOGHI DI LAVORO E AGGIORNAMENTO SUL PROTOCOLLO ANTI-COVID SUI LUOGHI DI LAVORO

Sono stati condivisi da Confindustria e le altre Parti Sociali, alla presenza del Ministro del lavoro e delle politiche sociali e del Ministro della salute, il “Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2/ Covid-19 nei luoghi di lavoro” e il “Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro”.

Il primo contiene le linee guida per definire ed attuare piani aziendali per la vaccinazione dei lavoratori. Le imprese che lo vorranno potranno dunque somministrare il vaccino ai lavoratori semplicemente rispettando le regole e procedure definite nel Protocollo e nei documenti che questo richiama.

L'esecuzione del protocollo è in ogni caso condizionata dalla disponibilità dei vaccini e al rispetto del piano nazionale di vaccinazione.  

La vaccinazione negli ambienti di lavoro, anche se affidata al medico competente o ad altri sanitari convenzionati con il datore di lavoro, rimarrà un’iniziativa di sanità pubblica non interferendo, quindi, con la disciplina della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il secondo Protocollo aggiorna i precedenti accordi del 14 marzo e 24 aprile 2020 per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus negli ambienti di lavoro.

Vengono recepite le novità intervenute mantenendo però inalterato l’impianto dei precedenti protocolli, che hanno dimostrato la loro efficacia nel contenimento e nel contrasto al virus.

In particolare, trova conferma il principio fondamentale secondo cui la pandemia ha natura di rischio biologico, generico ed esogeno all’impresa. In questo senso il contrasto al virus viene attuato attraverso i provvedimenti della pubblica autorità e i protocolli, escludendo, quindi, la necessità di effettuare la valutazione dei rischi e l’aggiornamento del relativo documento di valutazione (DVR).

E’ stata inoltre modificata la precedente formulazione relativa alle trasferte, eliminando ogni riferimento al divieto di effettuarne in Italia e all’estero e si è confermata la necessità di negativizzare il tampone per poter fare rientro in azienda.
Scarica il Protocollo Vaccinazioni Covid su luoghi di lavoro
Scarica l'aggiornamento protocollo generale Covid su luoghi di lavoro

5 marzo 2021 - DPCM 2 marzo contenente ulteriori aggiornamenti sulle misure adottate per contrastare l'emergenza epidemiologica, valido dal 6 marzo 2021 al 6 aprile 2021
Scarica il testo del Decreto
Scarica la nota di approfondimento di Confindustria sul DPCM 2 marzo

3 dicembre 2020 -  DPCM 3 dicembre contenente ulteriori aggiornamenti sulle misure adottate per contrastare l'emergenza epidemiologica
Scarica il testo del Decreto
Scarica la nota di approfondimento di Confindustria sul DPCM 3 dicembre

19 novembre 2020 - Bozza di disegno di legge di bilancio 2021: nota di sintesi e prime valutazioni da parte di Confindustria

Scarica il testo della nota Confindustria alla bozza di manovra 2021

3 novembre 2020 - DPCM contenente ulteriori aggiornamenti sulle misure adottate per contrastare l'emergenza epidemiologica

Scarica il testo del Decreto e allegati

Scarica la nota di Confindustria

29 ottore 2020 - Decreto ristori e nota di commento sugli interventi previsti per le imprese

Scarica il testo del Decreto

Scarica la nota di commento

24 ottobre 2020 - DPCM contenente ulteriori aggiornamenti sulle misure adottate per contrastare l'emergenza epidemiologica

Scarica il testo del DPCM

Scarica la nota di Confindustria

18 ottobre 2020 - DPCM contenente ulteriori aggiornamenti sulle misure adottate per contrastare l'emergenza epidemiologica

Scarica il testo del DPCM

Scarica il commento di Confindustria

7 settembre 2020 - DPCM sulla proroga fino al 7 ottobre delle disposizioni adottate nel DPCM del 7 agosto per contrastare l'emergenza epidemiologica e principali novità di interesse per le imprese.

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11 giugno 2020 - DPCM contenente ulteriori aggiornamenti sulle misure adottatte per contrastare l'emergenza epidemiologica

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25 maggio 2020 - Decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (cd. Decreto Rilancio): Nota di analisi e primi commenti da parte di Confindustria

Nota introduttiva:
Il 22 maggio Confindustria ha redatto una nota di commento e di analisi sul cosiddetto Decreto Rilancio. Nel documento vengono riportate nel dettaglio le misure economiche che verranno attuate a sostegno e rilancio dell'economia italiana accompagnate da una nota introduttiva della stessa Confindustria, dove vengono evidenziate le principali criticità riscontrate nel DL dalla stessa Confederazione industriale italiana. 

Scarica la Nota di analisi e primi commenti da parte di Confindustria sul DL 19 maggio 2020 

22 maggio 2020 - Decreto-Legge 33/2020 "Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19"

Riportiamo di seguito la nota informativa predisposta da Confindustria riguardo il DL 33/2020; quanto espresso dalla Confederazione industriale italiana, come sempre, è già stato  opportunamente segnalato al Governo centrale:

Il recente decreto-legge 33/2020 (Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19), all’articolo 1, commi 14 e 15, prevede che “le attività economiche, produttive e sociali devono svolgersi nel rispetto dei contenuti di protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in ambiti analoghi, adottati dalle regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali. In assenza di quelli regionali trovano applicazione i protocolli o le linee guida adottati a livello nazionale. Le misure limitative delle attività economiche, produttive e sociali possono essere adottate, nel rispetto dei principi di adeguatezza e proporzionalità, con provvedimenti emanati ai sensi dell'articolo 2 del decreto-legge n. 19 del 2020 o del comma 16. Il mancato rispetto dei contenuti dei protocolli o delle linee guida, regionali, o, in assenza, nazionali, di cui al comma 14 che non assicuri adeguati livelli di protezione determina la sospensione dell'attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza”.

Per tutte le attività economiche (produttive e sociali), obblighi e sanzioni sono quindi riferiti a protocolli e linee guida regionali e, solo in mancanza, nazionali.
Il DPCM del 17 maggio 2020, invece, “attuativo” dei DL 19 e 33, prevede una regolamentazione differente.

L'articolo 1 (ed i relativi 17 allegati), disciplina, tra l’altro, le modalità delle riaperture e delle attività lavorative per alcuni settori.
In questa disposizione viene assegnata valenza prioritaria alla disciplina regionale e, in mancanza, a quella nazionale
.

All’articolo 2, invece, che disciplina specificamente le attività produttive industriali e commerciali, (“fatto salvo quanto previsto dall'articolo 1") si fa riferimento esclusivamente ai noti protocolli nazionali: nessun riferimento a competenze regionali su questi ambiti.
La disciplina dettata dall'art. 2 riguarda tutte le attività industriali e commerciali (tranne quelle dell’articolo 1), ovunque siano dislocate (“sull'intero territorio nazionale”).

Quindi, il DPCM, dando attuazione del decreto-legge n. 33/2020, distingue puntualmente due ambiti di attività ed assegna a ciascuno una regolamentazione differente: le regioni intervengono negli ambiti produttivi descritti nell’articolo 1, mentre in quelli disciplinati nell’articolo 2 vigono esclusivamente i nostri protocolli.
Il DPCM 17 maggio ha dunque declinato le previsioni del DL n. 33/2020 seguendo una linea di chiara differenziazione tra attività produttive industriali e commerciali, oggetto dell'art. 2 dello stesso DPCM, e altre attività economiche, oggetto invece dell'art. 1. Solo per queste ultime il DPCM fa discendere dai protocolli o linee guida regionali – e solo in assenza, da quelli nazionali – obblighi e responsabilità per i datori di lavoro.

Appare, dunque, estremamente opportuno confermare la perdurante validità ed efficacia dei protocolli nazionali richiamati all'art. 2 del DPCM.
Al tempo stesso, come Confindustria abbiamo già segnalato la problematica al Governo e torneremo a ribadire, a questo punto, la necessità di un chiarimento ufficiale.

17 maggio 2020 - DL 16 maggio 2020 e DPCM 17 maggio 2020

Scarica il DL 16 maggio 2020

Scarica il DPCM 17 maggio 2020

Scarica la nota esplicativa di Confindustria

24 aprile 2020 - PROTOCOLLO DI SICUREZZA DEGLI AMBIENTI DI LAVORO E COMMENTO DI CONFINDUSTRIA

Scarica il documento

23 aprile 2020 - ALITALIA PUBBLICA LE INFORMAZIONI UTILI PER CHI DEVE E DOVRA' TORNARE A VIAGGIARE 

Alitalia pubblica un protocollo relativo alle nuove disposizioni di sicurezza applicate in tempi di COVID-19.

Scarica la presentazione Alitalia

21 aprile 2020 - "GARANZIA ITALIA": AVVIO OPERATIVITA' STRUMENTO SACE

Nota introduttiva:
E' stata avviata l'operatività di “Garanzia Italia”, il nuovo strumento per sostenere, attraverso la garanzia di SACE e la controgaranzia dello Stato, la concessione di finanziamenti alle imprese danneggiate dall’emergenza Covid-19, come previsto dall'articolo 1 del Decreto Legge n. 23/20 (cosiddetto DL Liquidità).

Di seguito il link ai comunicati stampa di SACE e di ABI con i quali viene data notizia dell'avvio:

Il portale dedicato all'inserimento da parte delle banche delle richieste di garanzia è disponibile sulla pagina www.sacesimest.it/coronavirus/garanzia-italia, dove si trova anche un simulatore un simulatore che fornisce una prima indicazione dell’importo finanziabile.

Scarica la Circolare ABI il Manuale Operativo e le Condizioni Generali del contratto di garanzia relative a "GARANZIE ITALIA"

10 aprile 2020 - DPCM SULLE ATTIVITA' PRODUTTIVE A PARTIRE DAL 14 APRILE 2020

Scarica il testo integrale del DPCM

Scarica la nota esplicativa di Confindustria

7 aprile 2020 - NOTE SUL DECRETO LEGGE A FAVORE DELLA LIQUIDITA' DELLE IMPRESE

Scarica la nota integrale

Scarica la nota di sintesi

2 aprile 2020 - COMUNICATO STAMPA CDP (Cassa Depositi e Prestiti) SU NUOVE MISURE STRAORDINARIE PER L'EMERGENZA COVID-19 

Nota introduttiva: 
CDP ha messo a punto una nuova linea di intervento, per 2 miliardi complessivi, dedicata a fornire liquidità immediata alle medie e grandi imprese (indicativamente con fatturato superiore ai 50 milioni di euro) in attesa dell’avvio operativo dei meccanismi di garanzia previsti dal DL Cura Italia.

Tale linea prevede che CDP possa erogare, anche in pool con altre Istituzioni finanziarie, finanziamenti di durata fino a 18 mesi a copertura dei fabbisogni finanziari delle imprese medie e grandi per esigenze temporanee di liquidità, supporto al capitale circolante e sostegno agli investimenti previsti dai piani di sviluppo delle aziende. La quota di CDP nell’ambito di tali finanziamenti sarà di importo compreso tra 5 e 50 milioni di euro.

Inoltre, CDP ha approvato un’operazione di rinegoziazione dei mutui degli enti territoriali (Comuni, Città Metropolitane, Province e Regioni) che consentirà a 7.200 enti di rinegoziare circa 135 mila prestiti per un debito residuo complessivo di 34 miliardi di euro. La misura consentirà di liberare risorse, nel 2020, fino a 1,4 miliardi di euro, che gli enti potranno destinare anche ad interventi per far fronte all’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Scarica il comunicato stampa di CDP del 2 aprile

1 aprile 2020 - DPCM 1 APRILE: ESTENSIONE DELL'ATTUALE REGIME DELLE MISURE PER IL CONTENIMENTO DELLA DIFFUSIONE DI COVID-19 FINO AL 13 APRILE

Su precisazioni di Confindustria: nel prorogare fino al 13 aprile l’efficacia delle misure di contenimento, il provvedimento in questione si riferisce sia alle disposizioni del DPCM 22 marzo, sia a quelle del DM 25 marzo, sebbene non espressamente richiamato dall’art. 1, co. 1, del nuovo testo.
Infatti, il DM 25 marzo è stato adottato in virtù dell’art. 1, co. 1, lett. a) del DPCM 22 marzo. Pertanto, essendo stata prorogata l’efficacia della fonte abilitante il DM, le sue previsioni e il relativo allegato 1 devono considerarsi ancora efficaci. Come pure rimane aperta la possibilità che, con un ulteriore, successivo DM, quella lista possa essere modificata.

Scarica il DPCM dell'1 aprile

31 marzo 2020 - LETTERA DEL PRESIDENTE BOCCIA AI PRESIDENTI DELLE ASSOCIAZIONI

Scarica la lettera del Presidente Boccia

27 marzo 2020 - APPROVAZIONE NUOVO DECRETO DEL 25 MARZO: IL GOVERNO INASPRISCE LE SANZIONI E DISCIPLINA L'INTERVENTO DELLE REGIONI

Nota introduttiva: 
E' stato pubblicato il 25 marzo in GU il Decreto-legge n. 19/2020, che contiene misure urgenti che hanno l’obiettivo di razionalizzare la tipologia e il procedimento di adozione delle misure di contrasto e contenimento alla diffusione dell’epidemia, coordinare gli atti adottati dai vari centri istituzionali e amministrativi, nonché rafforzare le sanzioni in caso di violazione delle misure.

In particolare, per quanto riguarda la tipizzazione delle misure, il DL prevede che possano essere adottate, per l’intero territorio nazionale o su parte di esso, per un periodo non superiore a 30 giorni (ma reiterabili e modificabili anche più volte fino al 31 luglio 2020, termine ultimo stabilito per lo stato di emergenza), secondo i principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio.
L’elenco delle misure adottabili, che riprende in sostanza quelle previste dai diversi provvedimenti successivi alla dichiarazione dello stato di emergenza, contiene una serie di limitazioni a libertà e diritti costituzionalmente garantiti (es. libertà di circolazione, soggiorno ed espatrio, libertà di riunione, di culto e di insegnamento, libertà di iniziativa economica, diritto all'istruzione).

Inoltre, al fine di coordinare gli interventi di contenimento ai vari livelli istituzionali e amministrativi (Stato, Regioni e Comuni), consente alle Regioni di adottare, nell'ambito delle loro competenze, nelle more dell’adozione dei DPCM e con efficacia limitata fino a tale momento, misure ulteriormente restrittive, tra quelle tipizzate dal DL, ma solo in relazione a specifiche situazioni sopravvenute di aggravamento del rischio sanitario. In ogni caso, i provvedimenti regionali non possono incidere sulle attività produttive e su quelle di rilevanza strategica per l’economia nazionale, salvaguardando così l’uniformità delle misure di contenimento che limitano o addirittura precludono tali attività.
Ai Sindaci viene preclusa la possibilità di adottare ordinanze in contrasto con le misure statali.

Con riferimento alle sanzioni, salvo che il fatto costituisca reato, il mancato rispetto delle misure di contenimento è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 400 a 3.000 euro, che prevale su altre sanzioni economiche eventualmente previste. Se il mancato rispetto delle predette misure avviene mediante l'utilizzo di un veicolo, le sanzioni sono aumentate fino a un terzo. In alcuni casi – tra cui anche la violazione delle misure relative all'esercizio dell’attività di impresa – si applica altresì la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell'esercizio o dell'attività da 5 a 30 giorni.

Scarica il Decreto Legge del 25 marzo 2020 n. 19 riordino Covid-19

26 marzo 2020 - CERTIFICATI DI FORZA MAGGIORE  PER LE IMPRESE RILASCIATI DALLE CAMERE DI COMMERCIO. CIRCOLARE DEL MISE

Nota introduttiva: 
Il MISE ha diramato a Unioncamere, CCIAA e Associazioni imprenditoriali, una Circolare (in allegato) sulla possibilità, per le stesse Camere, di rilasciare alle imprese dichiarazioni sullo stato di emergenza conseguente all’emergenza epidemiologica da COVID-19 e sulle restrizioni imposte dalla Legge per il contenimento dell'epidemia.

Tali dichiarazioni saranno rilasciate in lingua inglese e con riferimento ai contratti con controparti estere, affinché le imprese possano esibirle a queste ultime per giustificare l’impossibilità di assolvere nei tempi agli obblighi contrattuali già assunti, per motivi imprevedibili e indipendenti dalla volontà e capacità aziendale.

La Circolare fa seguito alla richiesta di Confindustria di favorire, in linea con le prassi seguite in altri ordinamenti stranieri, compresi alcuni Stati membri dell’Ue (es. Austria), il rilascio di certificati di forza maggiore da parte delle Camere di Commercio.

Si tratta di un primo importante intervento assunto a legislazione vigente, che testimonia l'attenzione del Ministero sulla problematica. Al fine di ampliare il perimetro delle dichiarazioni camerali e valorizzare il riconoscimento della forza maggiore nell'esecuzione dei contratti, stiamo intervenendo anche nell'iter di conversione del DL Cura Italia, sostenendo un emendamento che attribuisce espressamente alla CCIAA la competenza a rilasciare i certificati alle imprese impossibilitate - anche temporaneamente - all'adempimento, a prescindere dalla natura (nazionale o internazionale) del contratto.

Scarica la circolare MISE sulle Attestazioni camerali relative alle dichiarazioni delle imprese sussistenza causa di forza maggiore per emergenza COVID-19

26 marzo 2020 - DECRETO DEL MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO E LISTA CODICI ATECO DPCM 22 MARZO SULLE ATTIVITA' INDUSTRIALI E COMMERCIALI CONSENTITE (aggiornamento)

Nota introduttiva e di precisazione come da comunicazione ricevuta da Confindustria: 

"Coerentemente con l’impianto del DPCM 22 marzo 2020, appare ragionevole ritenere che l’articolo 1, comma 3, del DM 25 marzo 2020, che consente la prosecuzione delle attività necessarie alla sospensione fino al 28 marzo pv, si applichi solo alle attività sospese per effetto del nuovo decreto (es. attività non più ricomprese nel nuovo allegato 1, attività funzionali ad assicurare la filiera delle attività non più ricomprese nel nuovo allegato 1) e non a tutte le imprese.

Infatti, qualora l’attività di un’impresa risulti sospesa ai sensi del DPCM 22 marzo 2020 e tale sospensione è confermata dal DM 25 marzo 2020, il termine per le attività necessarie alla sospensione, compresa la spedizione della merce in giacenza, rimane quello dello scorso 25 marzo.

Rispetto alle attività sospese al 25 marzo ai sensi del DPCM 22 marzo 2020, la FAQ 23 del documento di Confindustria chiarisce che - in via del tutto eccezionale - è consentito completare le operazioni logistiche relative alle merci da spedire o da ricevere anche dopo il termine di sospensione. L'approccio da seguire è comunque restrittivo sia in termini di ambito (merci da spedire prodotte e immagazzinate ante 23 marzo ovvero merci da ricevere ordinate ante 23 marzo) sia in termini operativi (ricorso al minor numero di addetti, rispetto dei Protocolli anti-contagio).

Di seguito, il link alla pagina del sito del MISE dedicata al nuovo DM 25 marzo 2020."

https://www.mise.gov.it/index.php/it/per-i-media/notizie/it/198-notizie-stampa/2040912-modifiche-al-decreto-del-presidente-del-consiglio-dei-ministri-22-marzo-2020

Scarica l'aggiornamento del DPCM 22 marzo

24 marzo 2020 - FAQ CONFINDUSTRIA SU DPCM 22 MARZO

Scarica le FAQ DPCM 22 marzo

22 marzo 2020 - DPCM DEL BLOCCO DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE

Scarica il testo completo del Decreto

Scarica l'elenco delle attività escluse dal Decreto

22 marzo 2020 - BOCCIA SCRIVE A CONTE: DA IMPRESE ASSUNZIONE RESPONSABILITÀ' SU STRETTA MISURE DI CONTENIMENTO

Scarica la lettera del Presidente Boccia inviata al Presidente Conte

18 marzo 2020 - DL CURA ITALIA: NOTA DI COMMENTO DA PARTE DI CONFINDUSTRIA

Scarica la nota di commento Confindustria sul DL Cura Italia